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"La nebbia, che intitola quest'ultima raccolta di Antonio Zavoli, è la metafora per eccellenza che intesse il ricco intertesto della produzione poetica del poeta riminese fin dai lontani esordi, con esiti, anche in questo caso, importanti quanto inediti, non di maniera, pur dentro il coerente, identitario, assunto stilistico tematico. La poesia di Zavoli ha i tratti e la misura di un diario di viaggio, nella puntualità icastica delle annotazioni e nella metafora della nebbia quale forma di una condizione esistenziale, privata e collettiva, di spaesamento: '[...] La nebbia, oggi, ha parole che non implorano, ma chiedono, con insistenza, spiegazione del giorno e della notte, della nebbia' ('La nebbia')." (Dall'introduzione di Ennio Grassi)